mercoledì 15 ottobre 2008

Bush e Berlusconi, uno va, l'altro rimane


Ennesima figuraccia italiana all'estero. Per fortuna ancora non tutti ne hanno parlato male, ma con l'andare degli anni ne vedremo i risultati.

Berlusconi: "said history will show that Bush was a great president"

«Storia dirà che sei stato un grandissimo presidente»

E allora parliamo della storia... fino ad ora...


George W Bush viene eletto presidente degli stati uniti d'america il 20 Gennaio 2001. Di quello che succede prima delle elezioni, non mi voglio interessare (la sua storia militare, accademica, il suo bere e la sua religiosità).
Viene eletto presidente, prendendo meno voti rispetto al suo avversario, che conquista più voti totali, ma, essendo il sistema di voto americano addirittura più complesso del nostro, riesce a perdere le elezioni soprattutto a causa della sconfitta in Florida. In questo stato la corte suprema, con una decisione di 5-4 assegna la vittoria a tavolino a George W. dichiarando illegale il complesso riconteggio dei voti e praticamente annunciando che il presidente aveva vinto per SEICENTO voti!!!

Il cammino di Bush inizia subito benissimo, prima della fatidica data di Settembre:
1. Non aderisce al protocollo di Kyoto per la riduzione di emissioni inquinanti nell'atmosfera
2. Si ritira dal trattato anti missili balistici che dava una certa stabilità missilistica tra USA e URSS durante la guerra fredda
3. Non ratifica il trattato per il riconoscimento della corte penale internazionale

Dopodichè, in un maledetto giorno di Settembre, alcuni terroristi provenienti dall'Arabia Saudita gli tirano giù, con qualche aeroplano prestato dall'aviazione statunitense, il centro finanziario e il simbolo della più importante città del suo paese, oltrechè un'ala del palazzo più importante a livello di difesa dello stato. Quasi 3000 morti.

La storia quindi cambia. Le cose successe in quel periodo sono ancora fonte di discussione e sinceramente non ci voglio mettere naso.

In compenso George, decide che è tempo di attaccare l'Afghanistan. Sarà perchè non sapeva dove fosse geograficamente l'Arabia (paese di provenienza dei terroristi?). Forse ha puntato il dito sul mappamondo e gli è cascato li. Fattostà che ha trascinato in guerra dietro di se mezzo mondo, alla ricerca del superterrorista Bin Laden, tuttora libero come un fringuello. Quasi mille morti tra le file americane.

Vista la disfatta in Afghanistan (forse la testa del barbuto avrebbe decretato la fine delle ostilità), ha ripreso in mano il mappamondo e ripuntato il dito. Si vede che il medioriente era stato disegnato male. Alla fine è capitato l'Iraq, che con gli attentati dell'11/9 non centrava proprio niente, ma che comunque era li vicino, quindi andava un po massacrato.
E li, dopo moltissimi morti, mutilati, bombardati, massacrati, etc etc, gli riesce il colpaccio della sua amministrazione. Riesce a far impiccare Saddam. Non barba ma baffi quindi. Ma tanto, già si era sbagliato di paese, per il taglio di capelli non poteva mica fare il pignolo no? Più di 4000 morti tra le truppe statunitensi.

Altre cose da ricordare dell'amministrazione Bush (da Wikipedia)

Nel luglio 2002, Bush ha tagliato tutti i fondi al Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) asserendo che l'UNFPA sosteneva l'aborto praticato e la sterilizzazione in Cina.

Sotto il suo governo, a livello economico, il debito pubblico USA è salito alle stelle, anche grazie alla sua legge di riduzione delle tasse sui "capital gains".

Nel 2002 scoppia lo scandalo in una delle più grandi compagnie del paese, la Enron, che tutti ricorderete.

Nel 2005 l'uragano Katrina spazza la città di New Orleans. I soccorsi tardando ad arrivare visto che la situazione era stata ampiamente sottovalutata. Più di 1800 morti.

Nel 2006 Bush ha firmato il "Medicare Act", una legge che ha introdotto un programma di prescrizione di medicinali in base al sistema Medicare, oltre a elargire sussidi a compagnie farmaceutiche che vendono queste medicine e contemporaneamente a vietare ai governi federali di negoziare sconti con le industrie farmaceutiche.

Nel 2007 le Borse mondiali entrano in crisi.

Il 2008 è anno di recessione a livello globale, innescata proprio dagli stati uniti.

A livello politico, nel 2007 i democratici conquistano la maggioranza nel congresso, a discapito del partito del presidente.

Nel 2008 i repubblicani si apprestano a perdere largamente (???) le elezioni di quest'anno.

Cose positive?

Mmh... le cerco ma non le trovo. Forse non riesco a cercare bene.

Non so, per uno che non ha vissuto in un periodo come il nostro, che non ha vissuto gli attentati, le guerre e la recessione, leggere semplicemente la biografia del presidente che ho riportato qui sopra, immagina che George sia stato uno dei peggiori disastri che potevano capitare negli Stati Uniti. Per colpa sua o per sfiga? Questo decidetelo voi. Io una mia opinione ce l'ho.

Ma poi arriva il nostro presidente del consiglio, e gli dice... "la storia dirà che George è stato un grande presidente".
Cosa avrà voluto dire? Nel senso di alto? Perchè grasso non è.

Non so, ste cose non le capisco. Dobbiamo per forza far sempre la figura dei coioni in giro per il mondo??

Ma la cosa più triste è questa. Bush se ne va, non può più essere rieletto. I suoi disastri li ha combinati e il suo partito ne pagherà le conseguenze. La storia poi deciderà s giudicarlo un buono o un cattivo presidente.
Il bassotto che invece per baciarlo si porta dietro mezzo palco con microfoni e tutto "per troppo amore" noi ce lo dobbiamo tenere ad oltranza.

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