martedì 22 dicembre 2009

I tempi burocratici del permesso di soggiorno durante il governo Berlusconi, quanto ci sono costati?


Oggi torno a parlare di immigrazione. E mi spavento. E visto che mi sono spaventato, voglio che lo siate anche voi.

Voglio parlare ancora una volta dei tempi burocratici che uno straniero deve sopportare per poter avere il permesso di soggiorno dal giorno in cui fa la domanda.

Come già spiegato, lo straniero che vuole lavorare in Italia, non basta che abbia trovato un datore disposto ad assumerlo, ma deve rientrare anche nei parametri stabiliti dal governo per l'ingresso dei lavoratori extracomunitari. Questi parametri sono stabiliti dal famoso "decreto flussi" o dalla "regolarizzazione" avvenuta due volte in questo decennio. Si stabilisce cioè un numero totale massimo di extracomunitari che possono entrare a lavorare nel nostro paese. Gli altri, se ne stanno a casa loro (in teoria).

Il problema sorge al momento di fare la domanda. Da quel giorno MEDIAMENTE lo straniero attende circa DICIOTTO (18) mesi prima di avere il via libera a venire in Italia a lavorare. In questo lasso di tempo, lo straniero NON PUO' soggiornare in Italia e se c'è (irregolarmente) e sta lavorando, non può pagare le tasse.
Quindi, anche se volesse pagare le tasse, visto che la maggior parte già lavora qui come irregolare, non potrebbe. Se volesse lavorare (e se il datore realmente lo necessitasse) non potrebbe.

Ma vorrei focalizzarmi sull'argomento tasse.

Berlusconi, che tanto parla, attraverso il ministro Brunetta, di velocizzare i tempi burocratici della pubblica amminstrazione, farebbe bene a leggersi questi dati, invece di continuare a complicare la vita di chi vuole venire qui a lavorare e a pagare le tasse.

Per quest'analisi puramente matematica mi sono basato sui decreti flussi emanati dai vari Governi Berlusconi che si sono succeduti in questa decada. Ho lasciato fuori quindi il D.F. del 2007 in quanto emanato dal governo Prodi.
Ho quindi escluso anche tutti i permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare che da diritto (anche questo, dopo tempo immemore) a chi ce l'ha di poter lavorare e pagare le tasse.
Sono inoltre esclusi dal calcolo tutte le richieste di asilo politico pervenute e accettate in questi anni e le richieste di cittadinanza di stranieri residenti all'estero ma di discendenza italiana che hanno dovuto attendere una media di circa 3 anni per poter avere il passaporto italiano.
E' quindi da prendere in considerazione che i calcoli effettuati sono fatti fortemente PER DIFETTO.

Anno decreto flussi Numero di Permessi rilasciati
2009 295.000 (regolarizzazione)
2008 150.000
2006 350.000
2005 109.500
2004 79.500
2003 700.000 (regolarizzazione)
2002 83.000

In questa decada quindi i vari governi Berlusconi hanno rilasciato qualcosa come 1.767.000 permessi di soggiorno per lavoro.
Da uno studio del 2008 (l'unico che ho trovato) si evince che la maggior parte degli albanesi (che prendo come campione di extracomunitari) guadagna tra i 1000 e i 1500 euro mensili (assumiamo che siano lordi, anche se ho il sospetto che si parli di stipendi netti). Calcolando uno stipendio lordo mensile di 1250 (per fare una media) per 13 mensilità sono quasi 17.000 euro. 17.000 euro che vengono tassati annualmente per circa 4.000 l'anno.
Abbiamo quindi un mancato introito dall'agenzia delle entrate di 4.000 euro l'anno per ogni straniero che non ha ancora ricevuto il permesso.
Abbiamo detto che il periodo di attesa medio è di circa 18 mesi, quindi diciamo 6.000 euro per straniero.
Contando che gli stranieri fatti entrare nei governi Berlusconi sono stati 1.767.000, 6000x1767000 = 10.602.000.000,00

DIECI MILIARDI E MEZZO DI EURO di mancati introiti di tasse.

Solo per farvi un esempio, la finanziaria di quest'anno è stata di 13 miliardi. Quindi tanti soldi quanto UN'INTERA FINANZIARIA!

E ripeto, i calcoli sono per difetto. Prendendo spunto sempre dalla presentazione postata prima, vediamo che gli albanesi, presi come campione, per 1/3 del loro totale era in possesso di Carta di Soggiorno (quindi probabilmente per ricongiungimento). Quindi i 10 miliardi sono relativi ai 2/3 del totale.
Aggiungiamoci il sospetto che mediamente uno straniero preda 1.250 netti al mese, non lordi, quindi un mancato introito di 6000 euro per straniero...
Fa un totale di 23 MILIARDI DI EURO in meno nelle casse dello stato (questa ipotesi è abbastanza ottimistica comunque).

Allora? Sarebbe ora di sbrigare un po' di pratiche alla svelta e snellire la procedura o vogliamo continuare a mettere i bastoni tra le ruote a chi vuole venire qui a pagare le tasse?

A voi la risposta!
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