mercoledì 20 maggio 2009

Immigrazione sì, immigrazione no



Quel comunistaccio di Stella ha colpito ancora. E ha dato numeri che confermano ciò che ormai “predico” da tempo…

Articolo di Stella sul Corriere

E cioè che l’attuale sistema di “quote” e le attuali leggi migratorie sono assolutamente TROPPO SEVERE, ma non tanto perché voglia far entrare tutti, barconi e non, ma perché non permette a lavoratori QUALIFICATI e/o LAUREATI di spostarsi a lavorare nel nostro territorio. Insomma, quel detto di Berlusconi:
porte CHIUSE verso chi viene a delinquere, porte SOCCHIUSE per chi viene qui a lavorare, anche se GIUSTO da un certo punto di vista, è da valutare riguardo a quel PICCOLO SPAZIO che vogliono aprire, e che ferma fuori da casa nostra proprio i “cervelli” e l’immigrazione istruita e qualificata.

E’ esattamente quello che diceva Travaglio (quell’altro comunistaccio) poco tempo fa nel suo intervento del lunedì.

Passaparola di Travaglio

Basti pensare che chi trova un lavoro in Italia quando ci è entrato da clandestino, con un visto turistico o con degli altri escamotage, per essere assunto e messo in regola e diventare un immigrato regolare deve di nuovo uscire dal Paese e aspettare di rientrare nelle quote giuste, rientrare in Italia e nel frattempo il suo lavoro l'ha già preso un altro.
Nessuno lo fa, quindi abbiamo centinaia di migliaia di irregolari che lavorano e che per questa ragione non vogliono uscire, perché sanno che poi impiegherebbero molto tempo a rientrare.
.. sono i peggiori fra gli stranieri quelli che si fermano, molto spesso, in Italia. Poi ci sono anche quelli che vogliono lavorare ma spesso non li vediamo perché sono costretti alla clandestinità: noi siamo l'unico Paese in Europa che fa ponti d'oro agli stranieri che vogliono delinquere, con i processi lenti e le leggi farraginose che non funzionano e le forze dell'ordine con le volanti senza il pieno e a cui non si riparano i guasti perché non ci sono i soldi, e dall'altro lato facciamo un mazzo così a quelli che vogliono venire a lavorare e che devono espiare un trattamento terrificante.
Tant'è che spesso per andare a lavorare si rivolgono a Paesi più furbi che invece fanno ponti d'oro agli stranieri lavoratori e un mazzo così agli stranieri delinquenti.
Non è che lo straniero è più pericoloso dell'italiano perché è straniero: è la porzione di stranieri che vengono in Italia che è di qualità ancora peggiore rispetto alla porzione di stranieri che emigrano dai loro Paesi verso l'Europa.
Queste parole escono proprio dalla sua bocca… ed è quello che quasi nessuno sa in Italia, o almeno, nessuno vuole saperlo.
Mi rifaccio nuovamente all’articolo che avevo pubblicato sul blog tempo fa. E vi ripropongo la domanda:
perché secondo voi siamo il paese dove vengono meno laureati e più criminali stranieri?
Perché vengano più criminali, l’ha già spiegato ampiamente Travaglio: le pene da noi sono più lievi, i processi più lenti e la possibilità di uscire prima molto più alte.
Perché non vengano i laureati è ovviamente dovuto in parte a quello che dice anche l’OCSE, siamo il paese con le paghe nette tra le più basse dei 30 appartenenti a quest’organizzazione. Ma non solo.
Allora io, straniero (voi che vedete l’extracomunitario solo come il pachistano che vi vende fiori sui navigli, pensatemi canadese), laureato e specializzato, che voglio andare a fare un’esperienza lavorativa all’estero, che posso offrire esperienza e dare un grande apporto professionale a un’azienda italiana, sarò invogliato ad andare a lavorare nel paese di Leonardo dove:
• per poter avere il permesso per lavorare dovrò attendere ALMENO 12 – 15 MESI aspettando a casa mia senza un lavoro né un mezzo di sostentamento, visto che ho dovuto lasciare tutto per andare a fare colloqui in Italia e dovrò attendere una risposta da un momento all’altro, senza avere la sicurezza del se e del quando
• dovrò FARMI PASSARE PER BADANTE DIQUALCUNO per poter avere il permesso anche se magari c’era l’ENI o la FINMECCANICA o qualsiasi altra industria di punta che voleva assumermi come ingegnere (l’ultimo decreto flussi prevedeva così)
• se ho trovato lavoro dopo GIUGNO 2008 non avrò speranza di avere un permesso ALMENO fino al MAGGIO 2010!!!!! (sempre che la lega non decida di bloccare i flussi, allora si parlerebbe di MAGGIO 2012!!!)
• Verrò pagato meno perché in Italia le paghe sono bassissime
• Oltre alla paga bassa, verrò pagato anche un 40% in meno (dati presentati in parlamento) rispetto a un mio collega italiano, solo perché sono extracomunitario
Secondo voi allora… cosa farò? Ovviamente andrò da un’altra parte.
Una forza d’urto intellettuale, scientifica, professionale impressionan¬te. Che straccia ogni confronto. E che proprio in momenti di crisi quale questo rischia di pesare come l’enorme differen¬za tra loro e noi. Con le nostre università piene di mogli, figli e cognati. I nostri istituti di ricerca asfissiati da conti¬nui tagli di bilancio. Le nostre azien¬de familiari dove il padre preferi¬sce passare al figlio, magari un po’ «mona», piuttosto che affidar¬si a «forestieri». I nostri Ordini sbarrati con i catenacci verso i giovani «intrusi».
E’ ora di cambiare. E’ inutile fare la guerra contro l’immigrazione criminale, questa è quella che richiamiamo al momento, a causa delle nostre leggi, della nostra burocrazia e della nostra intolleranza. Se il nostro paese è una calamita per chi vuole venire qui a delinquere o per “sfamarsi” e respingiamo chi vuole dare un apporto al nostro disastrato paese, è solo per la situazione legislativa attuale.
E’ come costruire una diga di carta velina su un fiume nel tentativo di filtrarne l’acqua, e cercare di svuotare tutto ciò che ci troviamo a valle con dei secchielli…
La soluzione non è aumentare la dimensione dei secchielli, ma costruire una diga che possa far passare solo l’acqua che crea energia.
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