giovedì 3 luglio 2008

Le statistiche, queste sconosciute.


Come usare le statistiche secondo la volontà del giornalismo. Come spiegare dei dati matematici con parole che ne confondono il significato e lo piegano al volere dell'articolista. Esempi ne ho già fatti alcuni, mi pare comunque giusto riportare anche quest'articolo.
Il fenomeno dell'alcolismo tra i giovani è grave, sta assumendo dimensioni assolutamente preoccupanti e non voglio sminuire la pericolosità di questo argomento.

Articolo del Corriere

Come si può notare all'inizio dell'articolo si dice che:
italiani che dichiarano di consumare alcol almeno una volta alla settimana è stabile, intorno al 70 per cento. Ma non è stabile affatto il dato che riguarda i ragazzi tra i 14 e i 17 anni, passato dal 5,1 al 7 per cento
Abbiamo quindi capito che la percentuale di ragazzi tra i 14 e i 17 che beve almeno una volta a settimana è al 7%. Non tanto alta a mio modo di vedere, ma comunque in salita del 37%. Il giornalista afferma che:
In dieci anni sono aumentati di quasi la metà.
In realtà siamo più vicini a un quarto che a metà, ma al giornalista serve un dato forte, quindi lo arrotonda clamorosamente per eccesso. Se avesse detto:
in dieci anni sono aumentati solo di un quarto. la frase avrebbe avuto tutto un altro peso e sarebbe comunque stata perfettamente verificata dalle statistiche, addirittura più di quella utilizzata dal giornalista.

Ma il problema viene fuori dopo:
Tra i giovani fra i 16 e i 25 anni bevono tre su quattro, il 74 per cento. Se si scende sotto i 15 anni (addirittura un anno meno del limite di legge) non cambia quasi nulla: beve il 67 per cento.
"Bevono". Cosa vuol dire? Vuol dire tutto e niente? Vuol dire che "Hanno provato almeno una volta un alcolico" o vuol dire "bevono almeno una volta a settimana?" o magari "al giorno"?
Quel "bevono" nasconde completamente il significato della frase, della statistica e si piega al volere del giornalista che può giocare con le cifre un po' come vuole. Incredibile secondo me il salto dal 7% di chi "beve almeno una volta a settimana" al 67% di chi "beve". Cioè di quelli che bevono solo il 10% beve almeno una volta a settimana? E gli altri bevono... quando?
E poi riutilizza le statistiche:
Abbiamo già visto che beve il 67 per cento dei giovanissimi sotto i 15 anni. In questa speciale categoria le ragazzine fanno peggio dei ragazzini: il 31 per cento di loro supera i due bicchieri contro il 25 per cento dei loro compagni
Ok, quindi il 31% delle ragazzine sotto i 15 anni bevono piu di due bicchieri. Quando? In una settimana o in una sera? Cosa vuol dire "bicchieri"? Una birra piccola, una media, uno di vino o in un coktail? E allora quel 7% iniziale mi sembra veramente troppo basso come dato! Qui si sta parlando di 67%, 25%, 31%; quel 7% che bevono almeno una volta a settimana mi pare proprio troppo basso.

Ripeto, senza tralasciare che il fenomeno sia di per se gravissimo e i dati preoccupanti (anche se continuo a preoccuparmi ben di più per i dati sull'utilizzo della cocaina) il signor Lorenzo Salvia non chiarisce bene le cifre, piega le percentuali al suo volere e nasconde quelli che sono i dati reali.

Meditate gente, meditate

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